A chi lo racconto? Al Counselor!
By Raffaele Spagnuolo
Counselor Professionista, ArtCounselor, Formatore
Il Counseling prima del Counselor
IL COUNSELING HA SEMPRE AGITO NELLA REALTÀ SOCIALE PRIMA CHE DIVENTASSE UNA PROFESSIONE?
Nella società moderna i rapporti interpersonali sono diventati sempre meno reali e sempre più virtuali.
Ognuno, infatti, è chiuso nello schermo del proprio cellulare, convinto di essere connesso col mondo mentre è inconsapevolmente disconnesso dalla realtà che lo circonda.
Si ha l’illusione di essere parte di una moltitudine mentre siamo sempre più soli ed isolati e non abbiamo più tempo per fermarci a riflettere con noi stessi.
Non facciamo più caso ai volti delle persone accanto a noi o con le quali entriamo in relazione, di conseguenza, anche la comunicazione oggi è molto cambiata:
- le chiacchiere davanti ad un caffè,
- le lunghe telefonate,
- le lettere interminabili,
hanno lasciato il posto a:
- messaggi brevi,
- ultra-brevi,
- alle sigle,
- ai “xkè”,
- alle emoticon.
Alle faccine, difatti, affidiamo il compito di esprimere le nostre emozioni e stati d’animo e addirittura i nostri sentimenti.
IL DONO DELLA PREDISPOSIZIONE ALL’ASCOLTO.
Nei tempi passati, quando qualcuno viveva un momento di difficoltà, quando c’era un problema che sembrava irrisolvibile o un ostacolo insormontabile, si sceglieva empaticamente qualcuno con cui parlare:
- un familiare,
- un amico,
- un vicino di casa,
- una persona fidata alla quale poter raccontare il proprio cruccio.
Infatti, nella persona fidata di riferimento era riposta la speranza di poter essere aiutati a vedere da un altro punto di vista il problema dal quale si era afflitti.
Parlandone, si poteva arrivare alla soluzione ma era spesso necessario parlarne a lungo e confrontarsi con più persone.
Il più delle volte la persona alla quale si affidavano i propri segreti e le proprie afflizioni riusciva a farci trovare una strada, quindi, a far luce nella nebbia ed a mostrare una nuova via.
Tale figura, pur senza formazione e consapevolezza ma grazie ad una predisposizione naturale, innata, diventava un aiuto prezioso.
LA RIPROVA NELLA CINEMATOGRAFIA DEGLI ANNI PASSATI.
Basti pensare, ad esempio, alla rispettabile ed amata figura del Professore nel film di De Sica L’oro di Napoli che “vende saggezza” nel suo basso ed al quale si rivolgono tutti gli abitanti del quartiere.
Sa trovare soluzioni semplici: come per esempio “una pernacchia”.
LE RISPOSTE SONO DENTRO DI NOI MA NON ABBIAMO LA NECESSARIA ENERGIA PER ASCOLTARLE.
Capita spesso che la soluzione ai nostri problemi sia proprio lì davanti ai nostri occhi ma non riusciamo a vederla perché siamo troppo coinvolti e presi dall’afflizione di quel problema.
Siamo troppo presi dall’ansia che l’incertezza genera dentro di noi oltre che dalla fretta di risolvere.
Oggigiorno, tuttavia, è sempre più difficile parlare dei propri problemi a qualcuno perché i rapporti interpersonali si sono deteriorati e perché la distanza tra le persone è cresciuta a dismisura.
Tutto questo cambiamento repentino, ci costringe a vivere con gli occhi fissi ad uno schermo del quale non riusciamo a fare a meno.
Sta di fatto, che lo strumento nato per migliorare la comunicazione tra le persone distanti è diventato la nostra prigione e ci ha allontanati invece di avvicinarci.
L’ASCOLTO AUTENTICO.
Ecco che, quindi, è nata la figura del Counselor, con una specifica formazione e competenza che, con un ascolto autentico, è capace di far trovare la soluzione ai nostri problemi.
Infatti, tramite il Counselor, possiamo avere un aiuto valido per vedere e considerare le problematiche da un altro punto di vista.
UNA POSSIBILE DEFINIZIONE PER IL COUNSELING.
Così potremmo definire il Counseling:
la bussola capace di farci orientare meglio nella rotta che ci può portare alla possibile risoluzione della problematica che viviamo.
IL COUNSELING QUALE PROFESSIONE.
Attraverso la consulenza di un Counselor, possiamo avere un luogo sicuro e dedicato a noi dove poter esprimere senza remore:
- le nostre perplessità,
- ansie,
- timori,
- vicende difficili della nostra vita,
- difficoltà di relazionarci con i singoli e/o i gruppi di appartenenza.
Chi ci ascolta, infatti, ha tutti gli strumenti per aiutarci senza giudicarci, senza preconcetti e/o pregiudizi attraverso un rapporto interpersonale autentico.
D’altra parte, c’è maggiore soddisfazione nel risolvere i propri problemi trovando da soli la soluzione ad essi con l’aiuto del Counselor.
Quindi non un “Consiglio”.
È questa la strada attraverso cui si acquisisce la consapevolezza di avere sufficiente forza per affrontare e superare gli ostacoli della nostra vita.
Gratificati dalla consapevolezza di essersi superati, cresciuti e aver migliorato noi stessi.
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