Il sistema scolastico è tra i più complessi dei sistemi umani. Infatti le relazioni che si generano sono di varia natura perché le tante parti in gioco hanno peculiarità proprie.  Quotidianamente e simultaneamente interagiscono dinamiche ed esigenze diverse.

Dunque il contesto in cui questo sistema agisce è suscettibile di cambiamenti che inducono un continuo adattarsi.

Ogni componente del sistema porta nel contesto scuola il suo essere individuo con le svariate sfaccettature comportamentali ed emotive.

La scuola, quindi, accoglie i ragazzi con il loro vissuto e le dinamiche della famiglia di appartenenza: il “non detto” è ciò che determina il risultato dell’apprendimento.

C’è bisogno quindi anche di un sostegno relazionale ed emotivo in cui i ragazzi possano trovare adulti di riferimento. L’aiuto del counselor è quindi la manna per l’intero sistema scolastico perché stimola gli attori, attraverso metafore e domande, ad esplorare direzioni diverse per conseguire piccoli traguardi di successo.

La vita in due non è sempre rosa e fiori e il tempo consolida quei comportamenti di comodo che molte volte sono praticati da uno o entrambi i componenti della coppia. I comportamenti di comodo infatti servono ad evitare situazioni di conflittualità.

Stare zitti per il quieto vivere, per esempio, è funzionale ad un’apparente armonia che cela malumori e frustrazioni.

La consonanza in una relazione di coppia è desiderabile ma delle volte diventa impossibile godere il piacere dello stare insieme per fraintendimenti dovuti ad una cattiva comunicazione.

Quindi avere coscienza di quello che rende non autentico un rapporto di coppia è il primo passo necessario per poter orientare le scelte in maniera consapevole. 

Le strutture ospedaliere sono il luogo in cui la sofferenza viene vissuta costantemente infatti, chi ricorre alle cure mediche e i loro familiari, soffrono. Il sistema familiare difatti, oltre ad essere emotivamente coinvolto lo é anche materialmente.

Con il sopraggiungere di una malattia cambia le dinamiche di vita e di relazione, nasce così il “caregiver”: chi si prende cura. Il Counselor, quindi, stimola a raccontare le vicende che ruotano intorno al malato e alla malattia da parte del malato stesso o dei familiari ricomponendo e ridimensionando la quotidianità.

La medicina narrativa è infatti uno strumento efficace che il counselor può utilizzare per portare all’esterno ciò che la sofferenza genera. Insieme alla parola, ai gesti, al disegno, alla musica, la medicina narrativa utilizzata dal Counselor diventano il prolungamento delle emozioni. 

Le dinamiche familiari sono un tema studiato nella relazione di aiuto.

La famiglia, infatti, è un sistema che ha proprie regole di relazione e comunicazione.
Nei sistemi familiari le dinamiche che si generano sono infinite e le ragioni dell’agire sono copioni ben memorizzati e recitati.

Difatti per ogni azione c’è sempre una ragione che spesso non viene indagata perché non ci si sofferma sulla motivazione per la quale quel comportamento è stato agito.

Le emozioni prendono infatti il sopravvento ma l’osservazione del counselor crea la possibilità di mettere in primo piano quei meccanismi relazionali frutto di relazioni non autentiche. Infatti, con l’aiuto di qualcuno esterno al sistema quello che non appare si manifesta.

La soluzione, dunque, è sempre davanti ai nostri occhi ma non è vista perché il pensiero abitudinario lo impedisce.

L’aiuto pertanto non è dare soluzioni ma creare le condizioni perché ciò che non si vede possa apparire. 

Il luogo del lavoro individua un sistema di relazioni e comunicazioni dove agiscono interessi diversi e la sicurezza in azienda è uno dei temi cardini dell’organizzazione dell’impresa. Essa, infatti, non è finalizzata solo a proteggere i lavoratori da incidenti fisici ma anche a garantire il benessere psicofisico degli stessi. Le dinamiche aziendali spesso sminuiscono i lavoratori che si sentono solo strumenti produttivi per raggiungere gli obiettivi aziendali. Tuttavia, si è più produttivi se in armonia e riconosciuti nella qualità del ruolo svolto e, quando ciò accade, tutto il sistema aziendale ne beneficia. Quindi ciò che si fa può essere svolto in due modi: piacevolmente o sgradevolmente. Il Counselor, ascoltando i vari sottosistemi aziendali, crea le condizioni per migliorare la comunicazione, la relazione e migliora la qualità di vita nel tempo del lavoro portando reali e inaspettati benefici alla produttività dell’azienda stessa.